Concept “Traces” Magazine
“Io riconosco e in più vedo, osservo e colgo ciò che sento ed è utile al mio percorso”
La rivista “Tracce” parte dall’esigenza di potenziare le immagini come codice di indagine, narrazione e analisi scientifica.
La fotografia non ha solo il valore di documentazione e rappresentazione, ma è anche uno strumento dinamico di connessione e rivelazione di atmosfere, di strutture architettoniche, elementi di storia e di memoria.
L’osservazione attenta durante l’atto fotografico in connessione con il sentimento emotivo attraverso il “corpo-proprio” in relazione all’area circostante ha il potere di rivelare più di quanto ci si aspetti da una semplice registrazione visiva.
Inoltre, l’osservazione dell’immagine prodotta ci pone di fronte a una conoscenza ancora più profonda che evoca in noi una narrazione ibrida tra ciò che siamo, ciò che abbiamo studiato e sperimentato, e ciò che in dettaglio è presente nella fotografia.
“Riconosco e inoltre vedo, osservo e colgo ciò che sento e ciò che è utile per il mio percorso”.
La rivista si occupa di paesaggio e architettura e nasce con l’obiettivo di diventare uno strumento scientifico per la mappatura emotiva e strutturale dei luoghi vittime di eventi climatici catastrofici.
Vuole sottolineare l’importanza del riconoscimento delle “tracce” siano esse architettoniche, strutturali, oggettuali, memoriali, storiche e sociali, ma soprattutto atmosferiche ed emotive.
La Rivista vuole diventare uno strumento di riferimento per una ricostruzione architettonica e una rigenerazione urbana etica, rispettosa delle persone e del territorio, affinché agli errori e alle violenze della globalizzazione si sostituisca una vera ricostruzione condivisa da attori come cittadini, architetti, urbanisti e politici, lontana dal concetto di “rifacimento” o di distruzione della memoria.
Le tracce fotografiche possono essere utili per un approccio dinamico e prezioso, se considerate come punti di riferimento per la pre-progettazione della rinascita di questi luoghi.
Ogni numero di “Tracce” sarà prodotto in loco attraverso laboratori teorici e pratici di conoscenza e consapevolezza visiva attraverso il mezzo fotografico.
L’esperienza emotiva e il contatto con i luoghi saranno realizzati in relazione al territorio. Saranno coinvolti studenti di architettura o di facoltà legate ai temi della rigenerazione urbana, professori, architetti, urbanisti, sociologi, antropologi, ma anche cittadini di diverse generazioni, politici, tecnici e addetti ai lavori.